Il progetto, pensato appositamente per Colli, nasce dall’interesse dell’artista vicentina per le architetture storiche della capitale che sono state pensate e, quindi, costruite per avere una particolare relazione con la volta celeste. Lo studio rivolge particolare attenzione al monumento del Pantheon, inteso come strumento utile alla lettura del cielo e all’osservazione dei fenomeni atmosferici. L’oculo della volta, inteso come archetipo della visione, diventa un occhio attraverso cui esperire lo spazio siderale.
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